Criptovalute
Lezione 23
10 min

Tutto quello che devi sapere sullo staking

Nella lezione precedente hai imparato cos'è lo staking e come i trader di criptovalute possono realizzare dei guadagni extra contribuendo, con le proprie monete, alla sicurezza della rete. Ora analizziamo più a fondo cosa considerare prima di fare staking.

  • L'universo delle criptovalute sta assistendo all'arrivo di numerosi progetti che utilizzano reti con un algoritmo di tipo Proof-of-Stake (PoS), aprendo così ai possessori di criptovalute nuovi modi di realizzare guadagni extra

  • Le reti di tipo Delegated Proof-of-Stake (DPoS), in cui gli utenti mettono a disposizione i propri asset, aumentano le possibilità dei partecipanti aventi importi più piccoli di ottenere ricompense

  • Prima di iniziare a fare staking è importante considerare vari fattori come il rendimento percentuale annuo (APY) di una moneta, gli eventuali periodi di warm-up e di lock-in e i possibili rischi connessi. 

In questa lezione scoprirai quali considerazioni sono importanti prima di iniziare a fare staking.

Proprio come i pagamenti di interessi sui depositi dei conti di risparmio nel settore bancario tradizionale, la finanza decentralizzata permette ai possessori di criptovalute di guadagnare un reddito extra facendo staking, cioè impegnando i propri asset in progetti basati su reti con algoritmo di tipo Proof-of-Stake (PoS) o Delegated Proof-of-Stake (DPoS). Sebbene questo modo di generare guadagni extra stia diventando sempre più popolare, vi è una serie di aspetti da considerare prima di iniziare a fare staking con le tue monete.

Posso fare staking con qualsiasi criptovaluta?

Prima di iniziare il tuo viaggio nel mondo dello staking, devi sapere che è possibile farlo solo con alcune criptovalute. Non tutti i progetti di criptovalute supportano lo staking. E se ti stai chiedendo "Posso fare staking con Bitcoin?", purtroppo la risposta è no.

Di conseguenza, devi assicurarti che la rete che hai scelto utilizzi un algoritmo di consenso PoS e non un algoritmo Proof-of-Work (PoW) come Bitcoin. In una rete con meccanismo di consenso PoS, la convalida delle transazioni e l'aggiunta di nuovi dati viene effettuata dai validatori, e non dai miner come in una rete PoW. 

I validatori in una rete PoS sono scelti a caso per convalidare i blocchi in base a quante monete hanno messo in staking, e da quanto tempo: saranno quindi avvantaggiati i validatori che impegnano nello staking una quantità più grande di monete. In una rete DPoS, i delegatori, chiamati anche testimoni, vengono eletti da tutti i partecipanti, aumentando così le possibilità per i partecipanti con importi minori. 

Che cosa significa "nessuna posta in gioco"?

Oltre al fatto che i validatori che detengono una quantità significativa di monete riceveranno la maggioranza di tutte le monete future, proprio come per i progetti PoW, anche le reti PoS non sono immuni da attacchi al 51% poiché, in teoria, un singolo partecipante può possedere il 51% delle azioni della rete.

Inoltre, vi è l'ipotetico problema di "nessuna posta in gioco", che può portare a una fork. Questo può verificarsi quando vi sono due nodi della rete che soddisfano entrambi le condizioni necessarie per aggiungere un blocco. Questa fork si risolve se i nodi convalidano solo una delle due transazioni successive (il "blocco orfano"). Tuttavia, se il 99% dei nodi totali, in casi di questo tipo, riconosce entrambe le blockchain, poiché non vi è "nessuna posta in gioco", cioè non vi è alcun costo di opportunità per la forgiatura in una particolare blockchain, il restante 1% di attacco può teoricamente emettere monete in una blockchain e verificarle nell'altra, originando quindi una doppia spesa

I validatori in una rete PoS sono scelti a caso per convalidare i blocchi in base a quante monete hanno messo in staking, e da quanto tempo: saranno quindi avvantaggiati i validatori che impegnano nello staking una quantità più grande di monete.

Asset di staking popolari 

Peercoin è stata la prima moneta a implementare un algoritmo di consenso Proof-of-Stake e altre ne hanno rapidamente seguito l'esempio. Mentre Ethereum è vicina al passaggio a un algoritmo PoS, diventando così Ethereum 2.0 (ETH2), negli ultimi anni sono entrati nell'universo cripto numerosi nuovi progetti, tra cui reti come Tron (TRX), Tezos (XTZ), Solana (SOL), Cosmos (ATOM), The Graph (GRT), Kusama (KSM), Polygon (MATIC), Near Protocol (NEAR), Cardano (ADA) e Polkadot (DOT). Vediamo come si presentano queste monete per lo staking e cosa le rende uniche.

Tron (TRX)

Nato come piattaforma per i contratti intelligenti per migliorare la rete Ethereum, TRON è passato a una propria blockchain per creare un ecosistema di DApp (applicazioni decentralizzate) che faciliti gli sviluppatori. La rete TRON funziona con un sistema di tipo Delegated Proof-of-Stake (DPos) e le operazioni possono essere supportate attraverso lo staking del token nativo di TRON, TRX. 

Tezos (XTZ)

Tezos è un protocollo open-source "autoregolante" che consente la rappresentazione di altri progetti e meta aggiornamenti. Si basa sul consenso proof-of-stake e consente agli utenti della propria community permissionless di partecipare alla governance e di fare staking con la valuta della rete, XTZ ("tez"), come "baker". 

Solana (SOL)

Solana afferma di essere la blockchain più veloce al mondo a essere basata su un unico stato globale, anziché sulla frammentazione della propria rete in livelli diversi durante il processo di scalatura. I possessori di SOL, il token nativo della rete, possono fare staking con i propri token, mettendoli a disposizione dei validatori e contribuendo così alla sicurezza della rete. 

Cosmos (ATOM)

Il design del progetto Cosmos, noto anche come "The Internet of Blockchains", si basa su un framework multi-chain in quanto la rete collega diverse blockchain all'interno di un unico protocollo, per facilitare la scalabilità e l'interoperabilità degli asset. Il meccanismo di consenso alla base di Cosmos è un PoS, che gira su un motore chiamato "Tendermint". La governance e lo staking nella rete sono garantite dal token nativo del progetto, ATOM.  

The Graph (GRT)

The Graph fornisce un protocollo di indicizzazione per interrogare reti come Ethereum, il che significa che tutti i dati di Ethereum possono essere ricercati attraverso semplici query. Lo scopo è quello di migliorare l'accessibilità dei dati della blockchain e facilitare la creazione di DApp (applicazioni decentralizzate). I servizi all'interno della rete The Graph sono forniti dalla sua community di partecipanti: indicizzatori, curatori e delegatori. Il token The Graph è GRT, un token basato su ERC20 che viene utilizzato come mezzo di scambio e come ricompensa per i partecipanti. 

Kusama (KSM)

Kusama è una piattaforma di crescita destinata principalmente agli sviluppatori che desiderano lanciare progetti ambiziosi a un ritmo rapido. Essendo una catena affiliata strettamente a Polkadot, funziona anche come rete di test per le applicazioni Polkadot. I Nominatori Kusama scelgono i Validatori per lo staking e ricevono una quota di ricompense nel processo. KSM è la moneta nativa di Kusama ed è utilizzata per lo staking e la governance nel meccanismo di consenso Nominated Proof of Stake (NPoS) dell'ecosistema.

Polygon (MATIC)

La rete Polygon è "costruita da sviluppatori, per sviluppatori" e si propone di promuovere la scalabilità e l'accessibilità di Ethereum gestendo catene secondarie collegate alla Mainnet di Ethereum. I dati vengono raccolti in "gruppi" di Proof-of-Stake o "checkpoint" da una catena secondaria. I token MATIC di Polygon vengono utilizzati non solo per alimentare il sistema, ma anche per lo staking all'interno della rete. 

Near Protocol (NEAR)

Near Protocol non si limita a fornire soluzioni perfette per la prossima generazione di DApp. La rete sharded (frammentata) layer-1 e PoS, afferma inoltre di essere la prima blockchain al mondo a emissioni zero, il che significa che può consentire una scalabilità completamente decentralizzata e lineare su diversi milioni di nodi. NEAR, il token del progetto, può essere utilizzato per lo staking delegato da parte dei titolari di token per proteggere la rete e guadagnare ricompense con uno specifico pool di staking implementato da un validatore.  

Cardano (ADA)

La rete Cardano si propone di affrontare questioni come la scalabilità, la sicurezza e l'integrazione sociale ed economica delle blockchain. Tutti gli sviluppi della rete Cardano si basano su un approccio scientifico e su un ulteriore sviluppo metodologico e sono soggetti a rigorose specifiche. Tutte le ricerche e i risultati sono quindi soggetti a specifiche rigorose e vengono esaminati da diversi agenti indipendenti. La rete si basa su un algoritmo di consenso PoS chiamato "Ouroboros" e lo staking con Cardano è diventato sinonimo di staking per numerosi detentori che contribuiscono alla gestione della piattaforma con il token nativo della rete, ADA, attraverso pool di staking o partecipando ai pool di altri operatori.

Polkadot (DOT)

Il protocollo Polkadot fornisce una multichain eterogenea di base per ospitare una grande varietà di strutture coerenti di dati. Ciò significa che è possibile costruire diverse blockchain in grado di comunicare tra loro, che prendono il nome di parachain, su Polkadot. L'obiettivo è quello di consentire a blockchain indipendenti di scambiare informazioni e transazioni affidabili attraverso la catena di relè Polkadot, con particolare attenzione alla scalabilità, alla governance e all'interoperabilità, in quanto tutti i dati di ogni parachain possono essere elaborati in parallelo in diverse aree della rete. Le parachain possono essere utilizzate in diversi modi, ad esempio con applicazioni di finanza decentralizzata (DeFi) o NFT. Polkadot utilizza un sistema NPoS (Nominated Proof-of-Stake) come meccanismo di consenso e i possessori del token della rete, DOT, possono fare staking come validatori o nominatori per ottenere un guadagno extra dalle ricompense di staking.


 

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In che modo lo staking è redditizio?

Prima di iniziare a fare staking, non dimenticare di fare delle ricerche sulla moneta che hai scelto. La maggior parte delle reti richiede una soglia minima di asset per accedere allo staking: ciò significa che vi è una quantità minima di monete che devi investire per partecipare. Quando utilizzi un exchange affidabile per fare staking con le tue monete con un solo clic, è comunque importante, prima di iniziare, conoscere le basi e familiarizzare con gli asset che intendi utilizzare. 

Vi sono diversi modi per guadagnare APY per gli investitori in criptovalute: facendo staking con le monete, fornendo liquidità attraverso lo yield farming ai pool di liquidità e i conti di risparmio in criptovalute. 

Che cos'è l'APY nello staking?

Quando sarai pronto per iniziare, per scoprire quali sono gli asset più redditizi, assicurati di controllare le potenziali ricompense di staking, che vengono visualizzate nella ricompense annue attese. 

Assicurati di verificare il rendimento annuo percentuale (APY) di una moneta. Vi sono diversi modi per guadagnare APY per gli investitori in criptovalute: facendo staking con le monete, fornendo liquidità attraverso lo yield farming ai pool di liquidità e i conti di risparmio in criptovalute. Non dimenticare che "annuale" significa "nel corso di un anno solare" e che i tuoi guadagni dipendono dal tempo durante il quale mantieni in staking le tue monete, dalle fluttuazioni dei prezzi e da molti altri fattori. I pagamenti vengono calcolati su periodi di tempo diversi, che variano da moneta a moneta e dipendono dalla durata della delega delle monete a un pool di staking, che indica il momento iniziale in cui si delega il proprio potere di consenso a un pool che si occupa di creare monete a nome dei delegatori. 

Come ricorderai dalla sezione Finanza personale della Bitpanda Academy, l'interesse composto è l'interesse che si guadagna investendo in un asset, che comprende sia l'interesse sull'investimento iniziale sia l'interesse guadagnato sull'interesse stesso. Nel caso dello staking, il concetto di base prevede che vengano messe automaticamente in staking le ricompense ottenute dallo staking stesso (staking automatico delle ricompense), guadagnando in questo modo ulteriori token. Non dimenticare che non vi è alcuna garanzia perché il processo di staking è randomizzato e bisogna tenere conto delle fluttuazioni dei prezzi.  

Che cosa si intende per periodo di lock-up (blocco) nello staking?

Se decidi di fare staking con le tue monete, è importante sapere che per alcune monete è necessario sottostare a determinati parametri, come i "periodi di warm-up" (chiamati anche "vesting" da alcuni progetti) e i "periodi di lock-up" (chiamati anche periodi di lock-in, o blocco). Ciò significa che alcuni progetti possono richiederti di eseguire lo staking con le tue monete per un determinato periodo di tempo prima di avere diritto a delle ricompense. Molti progetti richiedono di "bloccare" i tuoi asset per lo staking, il che significa che una volta che hai iniziato lo staking con le tue monete, non potrai più accedervi per un certo periodo di tempo né "sbloccarle" dallo staking, e quindi non potrai venderle o scambiarle, anche se il loro prezzo sta crollando. 

Non dimenticare di prestare attenzione ai rischi connessi allo staking

Le considerazioni di cui sopra si legano al discorso sui rischi dello staking: per quanto tu possa essere entusiasta dell'elevato APY previsto da un progetto, non dimenticare che tutte le criptovalute tendono a oscillare notevolmente e le forti fluttuazioni di prezzo possono influire sui tuoi guadagni. Inoltre, online vi sono numerosi progetti truffaldini che potrebbero cercare di impadronirsi delle tue monete, indirizzandoti verso siti Web fraudolenti, chiedendoti di trasferirle a un indirizzo di portafoglio diverso o cercando di illuderti con promesse di guadagno che sembrano troppo belle per essere vere – e infatti non lo sono. 

Ora che conosci le basi dello staking, nel prossimo articolo ti spiegheremo come iniziare a fare staking con le criptovalute


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